Descrizione
Per primo a parlare di massaggio miofasciale è stato Andrew Taylor Still – medico statunitense, fondatore dell’osteopatia e della medicina osteopatica, il primo che ha messo in risalto l’importanza della fascia intesa come tessuto connettivo che riveste l’organismo al livello sottocutaneo. Deriva dall’unione della parola “mio” che significa muscolo e “fasciale” che deriva da fascia. Si tratta di una tecnica manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste).
La fascia è semplicemente il tessuto connettivo, composto soprattutto da fibre di collagene e si trova ovunque nell’organismo: tendini, legamenti, epidermide e le guaine, oltre ai muscoli, ossa, organi e visceri; costituisce il 70% del peso corporeo. La fascia è un tessuto molto plastico, che avvolge ogni muscolo e quella più profonda continua nelle fasce dei altri muscoli e nelle ossa.
Una tensione eccessiva della fascia di un muscolo coinvolge la muscolatura e lo scheletro in altre zone del corpo.
Protocollo del trattamento
La tecnica miofasciale si pratica con le mani, gli avambracci e i gomiti. Come manualità vengono utilizzate l’allungamento dolce ma profondo, trazioni e compressioni. È un massaggio lento e ritmato, localizzato alla zona interessata dove si scollano con le dita i piani sottostanti della cute, agganciandoli e spostandoli trasversalmente alla linea del tessuto interessato.
Molto importante è la respirazione durante il massaggio. Quando si inspira, la tensione muscolare aumenta sensibilmente, in particolare nella zona del tronco. Quando invece si espira, si decontraggono i muscoli e legamenti che diventano morbidi e cedevoli. Per questo si consiglia di assumere un ritmo respiratorio lento e regolare, contando fino a 5 durante l’inspirazione e l’espirazione. Viene esercitata una pressione mentre si espira e rilascia mentre si inspira.
Dopo l’azione profonda con massaggio miofasciale, alcuni possono provare un benessere immediato consistente in una aumentata libertà di movimento e una sensazione di leggerezza e altri, invece, possono accusare una stanchezza profonda ma i benefici li avvertirà nei giorni seguenti.
Benefici del trattamento
- Riequilibra gli squilibri fasciali e allenta i dolori muscolo-articolari liberando da tensioni, ristagni e stasi la parte di tessuto connettivo (fascia) che riveste il muscolo facendo sì che il muscolo scorra liberamente nella sua guaina di contenzione.
- Lavora sulla decontrazione della fascia che significa che interviene direttamente sulla postura con tutti i benefici che ne derivano.
- Aumenta l’apporto di sangue ai muscoli e migliora il deflusso venoso e linfatico.
- Restituisce scorrevolezza ai tessuti e quindi di modifica la percezione di rigidità e di dolore.
- Con l’azione mirata sul liquido interstiziale che presenta il lubrificante dei muscoli, incrementa la fluidità del movimento.
- Agisce con un’azione profonda sull’organismo provocando stati di profondo rilassamento.
Controindicazioni
- Infiammazioni e lesioni cutanee (da valutare al momento)
- Interventi chirurgici (consultare sempre il proprio medico)
- Cure oncologiche (consultare sempre il proprio medico)
Frequenza del trattamento
E’ importante sapere che il massaggio miofasciale non può eliminare tutte le tensioni presenti nel corpo nel giro di un’ora, soprattutto per quanto riguarda i problemi cronici. Garantisce invece un immediato scioglimento e un’immediata fluidità nel movimento. Il consiglio in questo caso è quello di sottoporsi a dei cicli di massaggi stabiliti e personalizzati in base alla gravità del disturbo.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.